Tintoretto – collezione privata

Il dipinto

E' il 25 Marzo, l’aria fresca mattutina della primavera la sentiamo entrare dalla finestra aperta, è una giornata come tante, il letto da fare, la cesta con i panni, il cestino con il lavoro di cucito appena iniziato. Maria è inginocchiata, sta pregando con un Libro d’Ore appoggiato e aperto. È la scena di uno scorcio di vita quotidiana, in cui irrompe il divino, L’arcangelo Gabriele, che compare insieme ad una colomba bianca, simbolo dello Spirito Santo, regge in una mano il giglio, che rappresenta invece la purezza.


La Parola - Vangelo di Luca

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.


Sguardo interiore

Spesso siamo “visitati” da eventi straordinari che non percepiamo come tali, perché presi dalle mille faccende; osservando il dipinto notiamo che anche Maria era seduta a cucire, stava lavorando, ma quando è entrato l’angelo, si è subito messa in ginocchio a pregare. Vogliamo imparare a rispondere con la sua stessa premura per saper riconoscere/cogliere i segni straordinari del nostro quotidiano.